La fontana vecchia
È l’alba grave, una colonna nera su stradine fungo immenso, a curuna sostiene a cofinera. Canta una giovane l’amore possibile. Il freddo ferisce il viso a chi l’amore è vietato e prega un dio ignoto. Pesanti sono le palpebre di sonno per quella madre che di notte allatta. È di pietra consumata la strada porta alla fontana vecchia, I sciatameji poggiati sulla riva… le mani arse dal sapone freddo sprigionano la schiuma impertinente e scivola e scivola spalmata sulla pietra e cadono bambini e cadono dolori nel canto amaro e privo di un’uscita, nell’urlo di chi sulla pietra scrisse il nome di quell’uomo inconfessato, così l’angoscia affoga in acqua sporca … Un pianto primitivo … Urla la ferita di un corpo vilipeso, feroce gioco inoculato, negante la delizia dell’amplesso… Ah, orrore! La carne deve tacere! Non è la donna una bestia da soma. Paura che il suo corpo sia appagato. Occorre ritrovare l’armonia in ogni palpitare singolare di cuore traboccante desiderio. Chi lo marca sul corpo? Nella profonda essenza d’ogni donna, nel suo diritto d’essere è il dovere. Le acque sono azzurre per quel padre, la cui parola è forza necessaria: “possiedi ciò che hai, il coraggio non ti manca”. Eva Gerace |
eva geraceDottore di ricerca. Specializzata in Psicologia Clinica. Psicologa. Coordinatrice nazionale di trapianti d’organi. Pratica la psicoanalisi in diversi paesi Europei e Latinoamericani. Fondatrice e già presidente del Circolo Psicoanalitico dei Caraibi. Fondatrice e presidente del Circolo Psicoanalitico Caraibico del Mediterraneo. Fondatrice dello Spazio Psicoanalitico Culturale a.Verare, ad Anoia-(RC). Sito web :Cartagena de Indias
Archives
April 2024
2014 by Roberta
|